Il nuovo consiglio risulta rinnovato per oltre la metà: dei suoi quindici componenti, ne sono stati confermati sette. I componenti sono i seguenti: Graziano Bacca, Matteo Bazzocco, Fabio Casagrande, Cesare Ciola, Mauro Dallapè, Pio Dalla Valle, Aldo Degaudenz, Cristina Donei, Alberto Folgheraiter, Egidio Formilan, Graziano Molon, Arianna Piccolotto, Giovanni Sbetti, Alberto Tafner, Marco Viola.
Nel Collegio dei revisori dei conti sono stati eletti Adriano Bazzanella, Bruno Cesconi e Paolo Duranti e come supplenti, Giuseppe Michelon e Luciano Pontalti
I Probiviri sono Luciano Imperadori, Erminio Lorenzini, Stefano Regazzola.
Primo atto dell'assemblea è stato l'esame delle modifiche statutarie, che erano state elaborate ed approvate dal consiglio di amministrazione uscente. Il notaio Armando Romano ha preso atto dell'approvazione da parte dell'assemblea, avvenuta dopo l'introduzione di alcuni emendamenti proposti dal socio Renzo Gubert.
Nella sua successiva relazione, il presidente uscente, Alberto Tafner, ha spiegato che l'obiettivo dell'Associazione è creare «una comunità trentina consapevole, partecipe e coesa».
«Lo scopo che ci proponiamo – ha affermato facendo anche riferimento alle modifiche statutarie che erano state appena approvate - è quello di raccogliere e mettere assieme tutti quei trentini che si riconoscono spontaneamente in un'unica identità originaria, al di là e al di sopra dei particolarismi, delle parcellizzazioni amministrative e politiche, dei campanili e delle suddivisioni economiche».
Il ruolo della Trentini nel Mondo rimarrà quello ormai storico legato ai valori della solidarietà e dell'assistenza verso gli emigrati, ma si espanderà fino a comprendere ulteriori dimensioni: quella simbolica, in grado di offrire ai trentini all'estero un riferimento al patrimonio identitario; quella capace di offrire supporti ai bisogni di riconoscimento di una cultura e di una conoscenza comune; quella di supporto perché la partecipazione dei trentini all'estero sia considerata all'interno delle leggi provinciali e nazionali; quella che offre assistenza ai trentini all'estero nel campo dei diritti e doveri di cittadinanza.
«Scegliendo di rivolgerci a "tutti" i trentini – ha affermato poi Tafner - significa che, pur mantenendo primariamente come marchio distintivo dell'Associazione il rapporto con gli emigranti ed i loro discendenti, si intende aprirsi anche a tutti i trentini come studenti, imprenditori, liberi professionisti, lavoratori, viaggiatori ecc. - che necessitano di punti di riferimento, hanno bisogno di appoggio e collegamento delle nostre strutture all'estero».
Nell'introdurre la parte dedicata al bilancio consuntivo 2011, il presidente Tafner ha richiamato l'attenzione su due particolari aspetti: i Circoli ed i progetti di cooperazione all'estero finanziati prevalentemente dalla Provincia e gestiti dalla Trentini nel mondo.
Tafner ha confermato che proseguiranno le iniziative tese a rendere più omogenei i rapporti con i Circoli, attraverso anche interventi sul piano organizzativo. Come ad esempio con l'istituzione della figura dei "Coordinatori di area" che, oltre a costituire il punto d'incontro e di sintesi tra i Circoli e l'Associazione, hanno il compito di favorire il processo di copertura reticolare del territorio, diventando il "nodo" di una maglia che ha il punto di riferimento nella Trentini nel Mondo.
Sul versante del progetti, il 2012 segnerà la conclusione del ciclo delle iniziative finanziate dalla Provincia. Rimarranno ancora operativi gli interventi legati alla solidarietà (borse di studio e assistenza ai più indigenti).
«L'Associazione – ha affermato Tafner - sta elaborando un calendario che fissi entro l'anno in corso i tempi ed i modi per la cessione o per la trasformazione delle attività dei progetti, considerando l'iniziale destinazione solidaristica degli stessi e agendo secondo le modalità più favorevoli alle comunità trentine interessate. Si tratta di una decisione che la Provincia e la Trentini nel Mondo hanno preso concordemente, tenendo conto dei risultati ottenuti e considerando le mutate condizioni socio/economiche e culturali generalmente raggiunte delle comunità di origine trentina».
Il bilancio consuntivo 2011 è stato successivamente illustrato dal direttore della Trentini nel mondo, Anna Lanfranchi, e dal capo del collegio dei revisori dei conti, Bruno Cesconi.
Durante l'assemblea – che è stata coordinata dal past-presidente della Trentini nel mondo, Ferruccio Pisoni - hanno preso la parola il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, l'assessore provinciale alla cultura Franco Panizza, il vice presidente del Consiglio regionale, Marco Depaoli, il consigliere provinciale Giorgio Lunelli, mons. Umberto Giacometti in rappresentanza dell'Arcivescovo di Trento, Arrigo Dalfovo, presidente delle Acli trentine, ed i soci Ezio Marco Tomasi e Luciano Imperadori.
Da sinistra: Anna Lanfranchi, Alberto Tafner, Ferruccio Pisoni.
Fuente: www.trentininelmondo.it
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