Si sono svolte il 31 maggio a Samone ed il 1° giugno a Trento le cerimonie per ricordare Rino Zandonai, Giovanni Battista Lenzi e Luigi Zortea, i tre passeggeri trentini del volo AF 447 Rio de Janeiro - Parigi, precipitato nell'oceano due anni fa.
A Samone si sono esibiti il Coro della Sosat e il Club Armonia, mentre a Trento, dopo una messa, si· svolta la conferenza «NExT: il Trentino senza confini. Donne e lavoro in Brasile e Scozia, due esperienze oltre l'emigrazione».
Samone, martedì 31 maggio. È stato seguito in religioso silenzio e con grande partecipazione emotiva l'oratorio per voci recitanti e coro maschile «Fra i brazi de Dio», che il Coro della Sosat ed il Club Armonia hanno rapprresentato·martedì sera nella chiesa di Samone. «Fra i brazi de Dio» ha alternato poesie sull'emigrazione, brani tratti da lettere e racconti sull'emigrazione trentina, canti popolari e gregoriani e, come ha affermato il presidente della Trentini nel mondo, Alberto Tafner, che ha preso la parola al termine della rappresentazione, «la suggestione della musica del Coro della Sosat e l'espressività del Club Armonia, hanno aiutato ad aprire qualche porta socchiusa della nostra coscienza su nuove emozioni e su antiche commozioni».
Samone, martedì 31 maggio. È stato seguito in religioso silenzio e con grande partecipazione emotiva l'oratorio per voci recitanti e coro maschile «Fra i brazi de Dio», che il Coro della Sosat ed il Club Armonia hanno rapprresentato·martedì sera nella chiesa di Samone. «Fra i brazi de Dio» ha alternato poesie sull'emigrazione, brani tratti da lettere e racconti sull'emigrazione trentina, canti popolari e gregoriani e, come ha affermato il presidente della Trentini nel mondo, Alberto Tafner, che ha preso la parola al termine della rappresentazione, «la suggestione della musica del Coro della Sosat e l'espressività del Club Armonia, hanno aiutato ad aprire qualche porta socchiusa della nostra coscienza su nuove emozioni e su antiche commozioni».
Prima di Tafner aveva preso la parola il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti, che ha rilevato come i testi recitati e cantati proposti nel corso della serata, avevano avuto come elementi comuni il lavoro e l'emigrazione, due temi· sui quali Giovanni Battista Lenzi·è sempre stato impegnato, prima come operaio, poi come rappresentante sindacale e infine nella varie cariche pubbliche che ha ricoperto, da sindaco di Samone a consigliere provinciale. Lavoro ed emigrazione, ha prosesguito Dorigatti, sono questioni di stretta attualità che richiedono un'attenzione maggiore da parte del mondo politico e dell'opinione pubblica.
Trento, mercoledì 1 giugno. Davanti ad una Sala dell'Aurora gremita, è stato il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti, ad aprire la conferenza «NExT: il Trentino senza confini. Donne e lavoro in Brasile e Scozia, due esperienze oltre l'emigrazione», organizzata dall'Associazione Trentini nel mondo in collaborazione con la Presidenza del Consiglio provinciale. Dorigatti ha dato il benvenuto ai relatori ed al pubblico ed ha ricordato come il tema del lavoro – e della tutela dei diritti ad esso collegati – dovrebbero tornare la centro del dibattito politico, tanto più in un momento di crisi come quello che il mondo occidentale sta attraversando.
Alberto Tafner, presidente della Trentini nel mondo, ha portato il saluto dell'Associazione ed ha illustrato gli obiettivi di «NExT», il progetto che punta a mettere in rete i trentini che vivono all'estero e che hanno raggiunto livelli di eccellenza nei rispettivi campi di attività. La conferenza del 1° giugno aveva come relatori proprio tre persone iscritte a «NExT», che hanno parlato delle esperienze maturate oltre confine.
Ad entrare nel vivo del tema della conferenza è stata poi Maria Aparecida Borghetti, discendente di emigrati trentini originari di Borghetto all'Adige. Nata nello stato di Santa Catarina, sposata, ha una figlia, ha una laurea in amministrazione pubblica con specializzazione in politiche pubbliche, è stata Deputata statale nel Paranà (prima elezione nel 2002, riconfermata nel 2006). Durante il suo mandato ha presentato un centinaio di disegni di legge statale, sui temi della difesa della donna e dell'infanzia, la prevenzione sanitaria, lo sviluppo regionale, ha lanciato la Giornata di lotta contro il cancro al seno, ha promosso le leggi di regolamentazione della Regione metropolitana di Maringà (la città nella quale vive).
Attualmente è deputata fededrale, eletta nel 2010 per il partito PP (Partido Progressista) con quasi 150.000 voti, che ne fanno la donna più votata nella storia politica del Paranà. È stata nominata vice capo gruppo del suo partito alla Camera dei deputati – che conta 48 parlamentari – ed è la prima donna a ricoprire questo incarico.
Maria Aparecida Borghetti ha fatto una panoramica delle iniziative legislative già in vigore e in corso di approvazione in Brasile, che puntano ad eliminare le disuguaglianze che esistono nel mondo del lavoro fra uomo e donna.
La seconda testimonianza è stata portata da Yara Paoli. Trentatre anni, nata a Borgo Valsugana, si è laureata in Psicologia presso l'Università degli Studi di Padova con 110 e lode, ha conseguito un Master in Media e Comunicazione («Comunicazione musicale per discografia e radio») alla Cattolica del Sacro Cuore di Milano ed ha intrapreso un dottorato («Phd») di ricerca ad Edimburgo in ambito della Psicologia Sociale della Musica. Lavora da cinque anni nell'ambito della Comunicazione come Online Marketing Manager (dividendosi fra Barcellona ed Edimburgo) e si occupa di sviluppare e localizzare business esteri in Italia (ad es.Skyscanner.it o Matrimonio.com) e di espandere, grazie alle potenzialità del mercato online, aziende italiane o e-commerce all'estero (come l'impresa veneta Intermedia Time). Nel suo intervento ha parlato delle motivazioni che spingono al giorno d'oggi un giovane a cercare all'estero le condizioni per realizzare le proprie ambizioni e le sfide che questa scelta comporta.
La serata è stata conclusa dall'intervento di Luigi Povinelli, 85 anni, di Carisolo, che nella sua vita di emigrante ha vissuto un'esperienza unica: ha lavorato per quindici anni come «palace attendant» alla corte della regina Elisabetta, a Buckingham Palace.
Prima della conferenza, don Beppino Caldera aveva celebrato una santa messa nella chiesa di San Lorenzo, aperta da un intervento dell'Arcivescovo di Trento, mons. Luigi Bressan.
Fuente: www.trentininelmondo.it
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